I giapponesi hanno inventato anche la strada che canta. Esistono 560 metri che nascondono una voce melodiosa. Un’invenzione spiritosa che mira ad allietare un piccolissimo momento del viaggio e a richiamare turisti da tutto il mondo.
Se si viaggia a 60 km/h sullaMelody Road di Shibetsu in Giappone si può ascoltare la Shiretoko Ryojyo, una canzone popolare della durata di 34 secondi. Si tratta di un brano molto famoso in territorio nipponico che quasi tutti conoscono. L’idea di creare una strada che canta risale a ben 35 anni fa, quando il padre di Shizuo Shinoda, al tempo proprietario di una ditta di costruzioni nell’isola di Hokkaido, attraversò una strada con un bulldozer, lasciando dei solchi a causa dei cingoli. Quando Shinoda ci passò tempo dopo con la macchina notò che quei graffi creavano suoni di tono diverso: basso o alto a seconda della velocità che acquisiva. Un vero e proprio strumento musicale in cemento.

Trent’anni dopo, in seguito alla morte del fratello, la ditta di costruzioni ereditata dal padre era sommersa dai debiti e Shinoda decide di costruire una “melody road” per evitare il fallimento. Nel novembre del 2004 ottiene l’approvazione del Comune per la costruzione che risulterà un vero capolavoro d’ingegneria e un successo mediatico e di pubblico. Data l’affluenza di turisti, venuti apposta per ascoltare la strada, sono molti i Comuni che richiedono una melody road: ora in Giappone ne stanno progettando ben altre otto.

La strada non è solo una trovata commerciale. L’isola di Hokkaido possiede il più alto tasso di incidenti dell’intero Giappone: di fronte al cartello “La musica si sente correttamente guidando a 60 km/h” gli automobilisti finiscono per rallentare. Un deterrente ideale per diminuire gli incidenti. In cantiere ci sono anche altre idee: le melody gallerie e i melody ponti. Nel futuro forse si farà a meno dell’autoradio visto che saranno le strade a fornire il sottofondo musicale adeguato.

Video dimostrativo