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grazie <3
Ecco a te ^^CODICE[IMG]http://[/IMG]http://s25.postimg.org/lrp93onjj/alexcchan.png
Non l ho linkata sul kokoro perché solo un pensierino
mmmmh forse é troppo piccola :s
V2:CODICE[IMG]http://s25.postimg.org/y2mt1hyy7/alexcchan_2.png[/IMG]
Edited by IsiLy - 26/5/2014, 19:46 -
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ops nn avevo letto...cmq si Jarte ci stava benissimo !! !!
Penso che faremmo un nuovo challenges Logo KST per questa grafica ^^
Eccovi il primo logo, fatto di fretta e furia..appena mi libero ne faro' altri...forse anche Gretel ne farà ^^ -
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Grazie per le dritte...
Ok provo, non che possa pensare di vincere contro the queens , ma cercare immagini a tema mi diverte un sacchissimo^^
1: Panda
2: una immagine di un manga
3: una banana
4.Un computer -
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Bene eccoci giunti (subito XD) al termine di questa sfida! L'abbiamo aperta più che altro per mostrarvi in che consistono le "I dare you challenges" (letteralmente "Le battaglie Io ti sfido". Quinidi potete sfidare chiunque vogliate su qualunque tema! Isi-chan mi ha sfidata sul tema grafico (poretta me ç__ç) ora sta a voi decidere chi di noi due ha vinto XD
Dovevamo creare un banner 490x170, che rappresentasse un anime/manga shoujo
Le votazioni saranno aperte fino al 28/02/2014
Banner di IsiLy inserito il 15/02
Banner di Blakriss inserito il 15/02 -
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Lol è stata rapida sta sfida XD vabbè finiamola presto con la mia sconfitta u.u -
.Manca poco alla mitica festa degli innamorati, e con un nome come il nostro Kokoro ( cuore in giapponese) é semplicemente impossibile per noi non festeggiare San Valentino !!!
Eccovi la Happy Valentine Lottery ^^
I numeri disponibili sono 30
☆ La lottery inizia adesso e finirà il 14 Febbraio 2014 a 08:00.
☆ Possono partecipare tutti gli utenti abilitati alla sezione Scan Zone
☆ Ogni utente può scegliere un numero;
☆ Gli utenti che sono membri di un palace possono scegliere due numeri
I vincitori saranno i primi 3 numeri estratti
Il primo classificato potrà scegliere 2 capitoli di uno o due nostri progetti*( 2 capitoli dello stesso progetto o uno di uno e uno di un altro ^^) e una creazione grafica. (set, icon, gif, wallpaper)
Il secondo classificato potrà scegliere 1 capitolo di un nostro progetto* e una creazione grafica. (set, icon, gif, wallpaper)
il terzo classificato vincerà una creazione grafica. (set, icon, gif, wallpaper)
*sono esenti i progetti in collaborazione*
I capitoli scelti dai primi due vincitori, saranno rilasciati per il White Day,il 14 Marzo
Il banner non é obbligatorio ^^ Se lo vuoi installare nella tua firma o no, decici tu ^^
Ne abbiamo fatti 2, spero che vi piacciano *wCODICE<a href='http://kokoro.forumfree.it'><img src='http://imageshack.com/a/img835/2077/ujoi.gif'/></a>CODICE<a href='http://kokoro.forumfree.it'><img src='http://imageshack.com/a/img690/4814/wyix.gif'/></a>
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Il mio nick:
Numero/i scelto/i:( se fai parte di un Palace hai diritto a due numeri)
Estrarremo i vincitori da questo sito
1 anmalumi
2 mellisa66
3 biancacomeillatte
4 biancacomeillatte
5 jarte
6 aki73
7 77alexsub
8 jarte
9 manu-chan
10 manu-chan
11 Edera78
12 Nadine5
13 Bettina90
14 france_13
15 LiLychan
16 Edera78
17 CRAZYXD
18 Bettina90
19 77alexsub
20 aki73
21 Mizuki87
22 LiLychan
23 Mizuki87
24 yuki_swan89
25 anmalumi
26 #Mikael
27 yuki_swan89
28 CRAZYXD
29 france_13
30 minerva82
Edited by IsiLy - 28/2/2014, 01:31 -
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Il fotografo giapponese, Hiramaki Tsuneaki , ha realizzato una serie di scatti (a lunga esposizione) nei boschi di Okayama (Hokubo), immortalando la danza fiabesca delle lucciole chiamate Genji Botaru.
Altre foto qui -
.Questa è la storia come l'abbiamo vista in Italia, il risultato di censure, tagli, e interi episodi omessi. Riporto di seguito pero' anche il resto della storia mai trasmessa in Italia e per questo devo segnare la censura piu' importante di tutta la serie, cioè la storia della morte del padre di Yuri.SPOILER (clicca per visualizzare)Essa è totalmente inventata, il nuovo marito della madre di Yuri è il padre di Yuri, quindi i genitori si sono semplicemente scambiati i partner. Ma Yuri da piccolo ha scoperto una lettera di sua nonna a suo padre, nella quale lei lo ammoniva sui rischi di sposare una donna incinta di un altro, quindi Yu crede di non esser figlio di suo padre e cerca il suo vero genitore, NON il padre disperso.
La protagonista, Miki Koishikawa, è una ragazza vivace e spensierata, che passa il suo tempo al liceo con gli amici Meiko e Ginta, con cui divide la passione per il tennis. Un giorno, apprende una pessima notizia: con il sorriso sulle labbra i suoi genitori le comunicano di voler divorziare. Miki rimane totalmente basita quando i genitori aggiungono che avrebbero convissuto in una nuova grande casa con i rispettivi partner, conosciuti alle Hawaii. Uno scambio di coppie in piena regola, che porta nella vita di Miki una specie di fratellastro, Yu Matsura. Miki lo paragonerà alla marmellata di arance, che dietro l’aspetto dolce nasconde un retrogusto amaro, e lo soprannominerà marmalade boy..
Marmalade Boy non è né esplicito né violento, eppure ha avuto tagli pesantissimi.
Delle 76 puntate che formavano la serie tv, in Italia ne sono state trasmesse solo 63 (6 sono state completamente tagliate, altre sono state tagliate e incollate assieme per formare un unico episodio)!
Ma cos’hanno censurato allora? La risposta è semplice: la trama. La storia, forse giudicata “non adatta ad un pubblico di bambini” (anche se il cartone non era esattamente pensato per un pubblico giovanissimo… basti pensare che i protagonisti di questo anime frequentano le superiori!) è stata davvero massacrata, mettendo a confronto la versione originale “Marmalade Boy” e poi la versione italiana “Piccoli Problemi di Cuore” sembra di avere a che fare con due opere diverse!
Qua sotto elencherò la maggior parte delle censure che questo povero cartone ha subito, sta a voi giudicare se è stato solo “adattamento” o qualcosa in più… Così come potrete giudicare da soli, a prescindere se vi piaccia il genere o no, se davvero la trama originale doveva per forza essere così pesantemente tagliata.
- VIETATO… AMARE
Nell’anime originale le coppie non hanno problemi a dirsi anche “ti amo”.
* In Italia questo termine è stato smorzato, e le coppie al massimo si dicono “ti voglio bene”.
- VIETATO… FARE SILENZIO
Nell’anime di Marmalade Boy, come in molti altri, capita spesso che ci siano dei secondi di silenzio, come nella vita reale, del resto.
* Nella versione italiana però sono stati sempre coperti da melensi monologhi … che a lungo andare sono anche fastidiosi e imbarazzanti… soprattutto quando sono messi poco prima di un bacio, o addirittura durante il medesimo!
- COLONNE SONORE
Come detto al paragrafo prima, sono stati coperti tutti gli stacchi silenziosi, con il risultato che si è persa anche la colonna sonora originale, che faceva perfettamente da sfondo a molti momenti dell’anime.
- FAMIGLIA
E’ stata completamente stravolta la situazione familiare in cui vivono i due protagonisti dell’anime.SPOILER (clicca per visualizzare)In originale i genitori di Miki, dopo aver divorziato, si risposavano con quelli di Yu. Si creava, in altre parole, uno scambio di coppie (la mamma di Miki col papà di Yu e viceversa).
* Nella versione italiana invece la mamma di Miki si risposa con un collega di lavoro, mentre il papà con una vecchia amica, rimasta vedova con un figlio (Yu).
* Numerosissimi i tagli e i dialoghi alterati per coprire la cosa: anzi, oserei dire che si tratta della censura più frequente nell’anime.
- CASASPOILER (clicca per visualizzare)Le due “nuove” coppie di sposi, per non dividere i figli dai genitori, decidono di prendere casa assieme, e di vivere le due famiglie unite.
* In Italia è detto che le due famiglie vivono divise nella villetta, una al piano di sopra e una al piano di sotto, insomma come due appartamenti separati ma nello stesso edificio.
* Sono state tagliate tutte le immagini in cui si vedono i personaggi assieme a tavola, o in altri spazi comuni (tagliando magari anche scene importanti…) quando tutto questo proprio non è possibile, sono additate delle scuse tipo “sono tutti assieme nella cucina di Miki perché la madre ha appena cucinato una torta” o simili.
- MIKI E GINTASPOILER (clicca per visualizzare)Nella versione originale Miki, alle medie, si era presa una cotta per Ginta (che sarà anche suo compagno di classe alle superiori). Dato che era molto timida, decise di scrivere al ragazzo una lettera d’amore, e la nascose in una rivista che lui le aveva prestato. Purtroppo però il giornale in questione non era di Ginta, ma di un suo amico, che trova la lettera di Miki e la legge ad alta voce davanti a Ginta e altri ragazzi. Ginta, imbarazzato, dice che vuole bene a Miki ma come un amico, e che non è innamorato di lei. Caso vuole che Miki, passando di lì, sente tutto, e scappa via triste e delusa.
Questo fraintendimento durerà fino alle superiori, quando finalmente Ginta dirà a Miki che non la aveva respinta, e gli racconterà la verità, cioè che anche lui era innamorato di lei, ma che si era vergognato di dirlo davanti agli amici.
* In Italia, per motivi misteriosi, la cosa è stata cambiata in malo modo, facendo credere che Miki e Ginta stavano assieme e che lui l’abbia poi lasciata, e che Miki lo abbia scoperto sentendo lui che ne parlava con gli amici.
- IL VERO PADRE DI YUSPOILER (clicca per visualizzare)La storia originale: Yu, da piccolo, aveva trovato una vecchia lettera della nonna indirizzata al padre e, curioso, l’aveva aperta e letta. La nonna chiedeva al figlio (il padre di Yu) se era davvero intenzionato a sposare Chiyako (la madre di Yu) pur sapendo che lei era incinta di un altro uomo… Perciò Yu viene a scoprire di non essere veramente figlio di colui che chiama padre. La cosa lo aveva profondamente turbato ma aveva deciso di non dire niente a nessuno, e di cercare segretamente il vero padre.
Viene anche a scoprire che la madre, poco prima di sposarsi, lavorava nello studio dell’architetto Miwa, un uomo che aveva la fama d’avere molte relazioni extraconiugali, nonostante fosse sposato, soprattutto con le dipendenti. Così Yu comincia a pensare che il suo vero padre possa essere lui, tanto più che ha anche lui la passione per l’architettura.
Alle superiori Yu incontra Satoshi (Steve in Italia), figlio di Miwa, e comincia a frequentarlo, sperando di poter così avvicinare anche il padre, per poi chiedergli la verità.
Le spiegazioni che ottiene sono diverse da quel che s’immaginava: Miwa afferma che aveva provato a sedurre Chiyako, ma che questa lo aveva rifiutato, tra i due non era successo nulla, perciò il suo vero padre non poteva essere lui.
* In Italia: è detto che il padre di Yu è morto in naufragio molti anni fa, ma che il ragazzo crede che si possa essere segretamente salvato, abbia perso la memoria, abbia così poi cambiato nome e si sia sposato con la madre di Satoshi (bell’esempio! Padre di famiglia che fa finta di morire, abbandona moglie e figlio piccolo, per poi rifarsi una nuova famiglia! Se gli adattatori italiani volevano cambiare la versione originale perché troppo “diseducativa” non mi sembra che quella inventata da loro sia tanto meglio ^^!). Miwa smentisce, affermando di essere stato presente al naufragio perché era colui che guidava la barca, e che in passato aveva avuto un’altra identità perché era… un agente segreto!
- OMOSESSUALITA’SPOILER (clicca per visualizzare)Nella versione originale quando Yu comincia a frequentare Satoshi (per avvicinare il padre, così come detto nel punto prima!) nella scuola cominciano a girare pettegolezzi… che dicono che i due sono fidanzati! Miki, in un misto di gelosia e curiosità, va a chiedere spiegazioni a Satoshi ma il ragazzo (che sa la verità, cioè che forse lui e Yu sono fratellastri) non da risposte. Allora Miki, arrabbiata, lo sfida! Se durante la maratona scolastica lei fosse arrivata prima di lui, Satoshi avrebbe dovuto lasciare in pace Yu, se invece lui fosse arrivato prima, sarebbe stata lei a non intromettersi più tra i due.
Durante la gara però Miki va a sbattere contro un lampione ^^, e si ritrova in infermeria, con accanto Satoshi che le fa presente che, avendo vinto lui, ora può tranquillamente continuare a frequentare Yu . Il ragazzo, ovviamente, si stava divertendo a prenderla in giro, ma Miki, che non sospetta nulla, si arrabbia tantissimo finché non sarà lo stesso Yu a raccontargli la verità.
* In Italia invece tutte i dialoghi sono stati cambiati, e non si accenna per nulla all’equivoco nato tra i due. Inoltre è detto che Miki sfida Satoshi (“Steve” nella versione nostrana) alla maratona non per Yu, ma perché lui smetta di importunare la sua amica Meiko (“Mery”). In effetti Satoshi ci aveva provato con Meiko (che non aveva gradito la cosa) ma Miki lo verrà a sapere solo qualche puntata dopo! Così si crea un bel paradosso, come faceva Miki a sapere che “Steve” era interessato a “Mery”? Preveggenza?
Una situazione simile si crea anche quando Yu va in America a studiare. Lì il ragazzo dividerà la camera con William, che i compagni di corso credono gay (anche se in realtà si sbagliano) e glielo faranno subito presente, senza troppi giri di parole ^^.
* In Italia la cosa è stata semplicemente ignorata.
- ALLIEVA E PROFESSORESPOILER (clicca per visualizzare)Nella versione originale Meiko (Mery in Italia) la migliore amica di Miki, ha una relazione con un suo professore, Namura. I due si sono incontrati prima di capitare nella stessa scuola, e si erano subito piaciuti. Vista la situazione, i due tengono la cosa segretissima, tanto che nemmeno Miki non ne sa nulla.
Una mattina un compagno di scuola vede uscire Meiko dalla casa di Namura (la sera prima i genitori della ragazza avevano bisticciato in modo violento, Meiko sconvolta aveva cercato rifugio da Namura, addormentandosi poi su un divano aveva passato lì la notte), così viene a galla la verità e scoppia il finimondo ^^. Meiko viene sospesa e Namura tolto provvisoriamente dall’incarico. Comunque, nonostante le difficoltà, i due si amano davvero e la loro storia avrà un lieto fine.
* Nella versione italiana Namura (ribattezzato Nick…) non è un insegnante, ma solo un ragazzo che, diplomandosi l’anno prima, era rimasto nella scuola per aiutare a portare avanti il club di tennis. Il che ci poteva anche stare (anche nella versione originale è lui che si occupa del tennis) ma non spiega assolutamente perché lui e Meiko devono tenere segreta la relazione. Se lui è solo un ex studente che problema ci sarebbe ^^? Inoltre in alcune scene s’intravede Namura in cattedra (un aiutante sportivo che insegna? ^^).
* Prima di tutto sono state tagliate al più possibile tutte le immagini in cui si vede il professore Namura in cattedra o alla lavagna, o in altre situazioni in cui si poteva capire che era un insegnante (anche se n’è salvata qualcuna). Stessa cosa anche per i dialoghi, gli studenti chiamano Namura per nome in tono confidenziale, e in più di un dialogo viene rimarcato il fatto che lui è solo un ex studente che aiuta a scuola.
Inoltre le immagini di Meiko che va a casa di Namura sono state tagliate, e nella versione italiana non viene spiegato del come i due sono stati scoperti.
Non sono state tolte altre scene ma, ripeto, nella versione italiana proprio non si riesce a capire il perché della segretezza della relazione né e i risvolti drammatici che ne seguiranno.
- SCENE TAGLIATE TRA MIKI E YUSPOILER (clicca per visualizzare)Nella 3 puntata Miki è a letto, con nessuna voglia di alzarsi per andare a scuola. Entra Yu, che le tira le coperte per svegliarla, e allora Miki reagisce tirandogli addosso il cuscino .
* Nella versione italiana la scena è stata completamente cancellata.
Nella puntata 10 Miki e Yu rimangono soli a casa, perché i genitori sono in viaggio. Una sera Miki, dopo aver fatto il bagno, sviene per terra. Yu, che da sotto sente un tonfo, butta giù la porta del bagno, prende in braccio la ragazza (avvolta in un asciugamano, non si vede niente di “sconcio”) e la posa sul letto della camera di Miki. La ragazza si riprende e, ancora intontita, capisce male ^^ e reagisce in malo modo contro il ragazzo.
La mattina dopo, rendendosi conto dell’accaduto, Miki imbarazzata chiede scusa a Yu, il quale dice che non importa.
* Nella versione italiana sono state ovviamente tagliate tutte le scene dello svenimento… ma non sono stati cambiati i dialoghi della mattina dopo! Così, in Italia, vediamo una Miki imbarazzata che chiede scusa a Yu… per non si sa cosa!
In una puntata Yu viene costretta dalla madre a girare uno spot pubblicitario con Suzu, una nota attrice. Miki è curiosissima di sapere cosa deve fare il fidanzato (i due stanno già assieme in questa puntata) ma Yu, imbarazzato, non gli vuole dire niente. La ragazza allora immagina che i due abbiano girato uno spot in cui fanno i fidanzatini, che si abbracciano o cose del genere, e viene presa dalla gelosia ^^.
Una sera la madre porta a casa una cassetta con la registrazione dello spot, e si vede la verità! Yu si vergognava perché nel filmato era stato costretto… a vestirsi da donna! Infatti lo spot consisteva in Suzu che approda in un misterioso pianeta, entra in un palazzo e lì incontra una misteriosa principessa (Yu ^^) che le dona il profumo. Ne segue una Miki sollevata e il resto della famiglia che si diverte a prendere in giro Yu ^^!
* In Italia la cosa è stata tutta manomessa… quando la madre di Yu fa vedere il filmato viene fatta vedere la scena immaginata da Miki (cioè quella in cui Yu e Suzu fanno i fidanzatini) spacciandolo per lo spot vero.
- PUNTATA 8SPOILER (clicca per visualizzare)Questa puntata è stata completamente tagliata nella versione italiana.
La trama: Miki era stata fino ad allora molto contraria alla faccenda della famiglia allargata che viveva sotto lo stesso tetto, così i genitori decidono di mettere in scena una specie di commedia…
I 4 fanno finta di litigare, poi chiamano i ragazzi e gli dicono di essersi resi conto di aver sbagliato, ed ad essere pronti a far tornare tutto come prima. Miki, scossa e sorpresa, afferma che le dispiacerebbe, dato che oramai si era abituata alla cosa… ma quando poi capisce che gli adulti stavano facendo finta solo per saggiare la sua reazione, si arrabbia da morire e si rinchiude in camera sua a piangere. I genitori le bussano alla porta chiedendole di uscire, ma lei non ne vuole sapere.
Ad un certo punto Miki sente bussare alla finestra… e vede Yu, che si arrivato fin lì passando per i davanzali! Il ragazzo entra in camera e cerca di convincere Miki di perdonare i genitori, e alla fine lei cede.
Il giorno dopo Miki è da sola in centro a fare compere. Ad un certo punto entra in una profumeria e, per caso, incrocia Arimi. Miki allora, senza farsi notare, la guarda e nota che, anche se hanno la stessa età, Arimi sembra più grande per via del look, mentre lei sembra ancora una bambina.
Caso vuole che, la sera a casa, Chiyako (la madre di Yu) le regali dei cosmetici, e allora Miki decide che imparerà ad usarli.
- PUNTATE 72, 73, 74, 75, 76 - Queste puntate rappresentano il VERO FINALE DELLA SERIE che in Italia è stato completamente cancellato.
In Italia, infatti, viene spacciata per ultima la puntata 71, quando Miki e Yu si rimettono assieme durante la gita. In realtà le cose non finiscono così…SPOILER (clicca per visualizzare)* Nella puntata 72 Yu, per caso, grazie a delle vecchie foto, viene a scoprire che i loro genitori si conoscevano già all’università, e che stavano assieme come nelle coppie attuali (e cioè padre di Miki con la mamma di Yu e viceversa). Per via del fatto che Yu non sa chi sia il suo vero padre (vedi il paragrafo “Il vero padre di Yu”) il ragazzo comincia a pensare che… possa essere Jin, ovvero il padre di Miki, e così loro due in realtà… sarebbero fratellastri!
Turbato dalla cosa (e ti credo ^^) Yu decide di non dire niente a nessuno, di lasciare Miki e di ripartire per l’America.
Miki, rimasta in Giappone, non si dà pace… non riesce a capire perché il ragazzo si sia comportato così e, angosciata, decide di andare in America da lui, per chiedergli spiegazioni.
Yu, che non riesce più a resistere, racconta a Miki la verità, e del perché non possono stare più assieme. La ragazza sconvolta (e ti credo di nuovo ^^) scappa e finisce nella periferia della città. Lì sta per essere derubata da dei delinquenti, ma l’arrivo di Yu e dei suoi amici mette in fuga i malviventi
Yu e Miki si parlano e di rendono conto di amarsi troppo per lasciarsi. Decidono così di dire ai genitori che sanno d’essere fratellastri… ma che comunque vogliono restare assieme per sempre.
I due ragazzi tornano allora in Giappone, e affrontano la famiglia. E finalmente apprendono la verità. E’ vero, i genitori ammettono che si conoscevano fin dai tempi dell’università, e stavano assieme come adesso. Poi, per una serie di malintesi e gelosie, Jin e Rumi (i genitori di Miki) si erano messi assieme ed erano partiti per l’Inghilterra. Youji e Chiyako, rimasti in Giappone, avevano cominciato a frequentarsi, e a decidere di sposarsi. Proprio in quel periodo Chiyako aveva scoperto di aspettare un bambino dall’ex fidanzato… ma poi, forse per via di tutto quello che era successo, aveva avuto un aborto spontaneo, perdendo il bambino. Una volta rincontrati da adulti, i 4 si erano finalmente chiariti, ed erano tornati alle coppie originali.
Quindi non solo Miki e Yu non sono fratello e sorella, ma Yu per anni aveva creduto erroneamente che il suo vero padre non fosse Youjii. Risolto tutto, i due possono finalmente stare assieme senza problemi.
Il cartone si chiude con il matrimonio di Meiko e Namura, dove sono presenti tutti i personaggi di Marmalade Boy.
fonte: Cartoonia
Edited by IsiLy - 24/10/2012, 11:23 -
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Andare in Giappone è un viaggio sicuramente importante, ma non provare a gustare il tè verde giapponese è davvero un peccato La cerimonia del tè (cha no yu 茶の湯) è un rito antichissimo, tutt’oggi praticato in Giappone, dietro al quale si nasconde una vera e propria filosofia di vita. La pianta del tè, originaria dell’Asia meridionale, è stata importata in Giappone dalla Cina intorno al VI secolo, insieme al buddismo. Il tipico tè verde in polvere utilizzato ancora oggi, il maccha (抹茶), fu importato sempre dalla Cina ma a partire dal periodo Kamakura (XII-XIII secolo). Noto in Cina per le sue proprietà mediche e terapeutiche, il tè assunse un ruolo importante già nel taoismo come elisir di lunga vita.
La leggenda racconta che sia stato addirittura Bodhidharma,
un monaco buddista del VI secolo, a creare la pianta del tè: durante 9
lunghi anni di meditazione, per timore di addormentarsi e venire meno al
suo impegno, decise di tagliarsi le palpebre, che caddero sulla terra
dando vita alla pianta del tè. Il tè in effetti è un mezzo per non
assopirsi e mantenere viva l’attenzione e la concentrazione durante le
lunghe pratiche di meditazione. Inizialmente il consumo del tè era
quindi riservato ai monaci, nei monasteri durante le cerimonie religiose; col tempo si diffuse anche al resto della popolazione, dapprima fra l'aristocrazia dove momento del tè rappresentava un’occasione mondana. Fra il XIV e XV secolo si diffuse fra la classe mercantile, la nuova classe emergente, e successivamente anche fra i samurai che fecero della cerimonia del tè un elemento importante della Via, il codice di condotta che regolava la vita dei guerrieri.
Non era necessario riunirsi in ambienti dedicati, ma con il tempo lo stretto legame che si instaurò fra lo Zen e questo rito ne mutò la forma. Fu un uomo di nome Murata Shukō che trasformò il rito da un semplice incontro fra amici, senza canoni o principi, in un momento intimo fra poche persone, il padrone di casa e i suoi ospiti, in una piccola stanza. Propose quindi un tipo di cerimonia basata sulla sensibilità del buddismo Zen, sulla purificazione dello spirito in relazione con la natura.
Solo grazie allo Zen è possibile infatti comprendere i profondi
significati nascosti dietro ogni piccolo gesto intorno a cui si
costruisce la cerimonia, il raggiungimento dell’illuminazione, le forme d’arte che ne derivano.
Maestro indiscusso della cerimonia del tè fu però Sen no Rikyū, nato nel 1522 nella prefettura di Ōsaka, che la elevò alla sua espressione più alta e ne fece una vera e propria forma d’arte. Fin da giovane egli nutrì una forte passione per il sadō (茶道), la filosofia del tè, tanto che approdò al Daitokuji, un tempio di Kyōto dove
divenne allievo di un importante maestro di quest’arte. Il pensiero e
la sensibilità estetica di Rikyū lo resero famoso in tutto il Giappone
tanto da diventare servitore di Oda Nobunaga e Toyotomi Hideyoshi, due dei tre generali che, prima di Tokuguawa Ieyasu,
si batterono per l’unificazione del Giappone, fra il 1500 e il 1600. I
rapporti tuttavia cambiarono nel tempo e nel 1591 il generale Hideyoshi
gli impose la morte con il rito del Seppuku. A Rikyū
rimane il merito di aver codificato in maniera definitiva quest’arte, di
aver stabilito riti osservati ancora oggi: serenità e sintonia,
silenzio e quiete interiore, armonia e natura.SPOILER (clicca per visualizzare)
Il rituale della cerimonia del tè si svolge nella cha shitsu, (茶室), la cosiddetta stanza del tè,
che può trovarsi all’interno di un'abitazione o essere in una zona
separata dalla casa o anche in un padiglione apposito (la suki ya 数奇屋),
spesso situato in perfetto equilibrio e armonia all’interno dei
giardini. La stanza come luogo di cerimonia venne creata dai maestri Zen
per la prima volta intorno al XV secolo. La cerimonia del tè
rappresentava in effetti un momento di meditazione e la
semplicità della stanza era più che appropriata all'intento: rustici
ambienti fatti solo di legno e paglia, esempi di purezza e raffinatezza
tanto da divenire punti di riferimento ed ispirazione nella storia
dell’architettura. L’essenzialità, l’assenza di mobili, di qualsiasi altro oggetto o ornamento, è rappresentazione del vuoto a cui la meditazione Zen aspira. La stanza del tè è infatti luogo fisico ma anche mentale, rappresenta gli ideali dell’estetica Zen:
l’assenza di contenuto lascia spazio al pensiero, alla contemplazione
del vuoto, quel vuoto materiale che è anche mentale. Il forte contenuto spirituale della cerimonia come
momento di meditazione giustifica l’isolamento della stanza da tè
dall’abitazione, come senso di allentamento dalle ansie e dalla
materialità della vita quotidiana.
Importante elemento della stanza è il tokonoma (床の間),
una piccola nicchia ricavata nella parete, dove vengono appesi rotoli di
carta scritti da calligrafi e una piccola composizione di ikebana, il chabana
(茶花), spesso costituita da un solo fiore posto in un vaso. Il posto a
sedere vicino al tokonoma è il più importante e quindi riservato al
capofamiglia o, all’occasione, all’ospite. La disposizione dei pochi
ornamenti nel tokonoma è generalmente studiata con cura affinché sia in
sintonia con le persone e allo stesso tempo con l’ambiente e la
stagione. Le caratteristiche e la disposizione della stanza sono
connotate dal termine sabi (寂), fascino arcano, bellezza della sobrietà. Rikyū ha stabilito anche le caratteristiche del padiglione del tè, composto dalla stanza principale per la cerimonia, un piccolo ambiente di servizio dedicato alla preparazione (mizuya 水屋) e un portico dove si soffermano gli ospiti prima di entrare, detto machiai (待合い).
Anche il giardino riveste un ruolo fondamentale in
quanto i suoi spazi sono già parte del rito; un giardino costruito con
tale cura da farlo sembrare in realtà un lavoro della natura. Il primo
momento della cerimonia è già quello in cui gli ospiti percorrono
il giardino per recarsi al padiglione, l'attimo in cui ci si lascia
alle spalle la città e la confusione per immergersi nel silenzio e nella
meditazione. Percorrendo il giardino gli ospiti predispongono quindi
già il proprio animo alle emozioni suscitate dalle caratteristiche del
giardino (un piccolo ruscello, le lanterne antiche coperte di muschio,
il profumo di piante e fiori...). Altro aspetto degno di attenzione è l’abbigliamento, solitamente caratterizzato da colori sobri; ai piedi i tradizionali tabi (足袋), il ventaglio e i kaishi (懐紙), fazzoletti di carta bianca portati ripiegati nel risvolto del vestito.
La cerimonia si svolge nell’assoluto silenzio
dei partecipanti, padrone e ospiti, che dopo essersi purificati con
l’acqua hanno accesso alla stanza e possono prendere posto sui tatami (畳, la stuoia di bambù intrecciato, di circa un metro per due), accanto al padrone in ordine di importanza. Tutto il rito è un insieme di gesti fissi e lentissimi,
decisamente misteriosi agli occhi di chi non ne conosce il significato,
una vera e propria tecnica di meditazione, strettamente legata al
pensiero e alle pratiche Zen. Normalmente la cerimonia si svolge
servendo dapprima un pasto leggero (kaiseki 懐石), un
breve intervallo e poi il momento vero e proprio in cui viene servito il
tè, prima in forma densa, poi più leggera. Lo svolgimento di tutte le fasi della cerimonia potrebbe
richiedere anche alcune ore. La rigida osservanza delle regole imposte
rappresenta l’assoluta garanzia che nulla turbi la serenità e l’armonia
del rito.
Il tè viene preparato per gli ospiti, dopodiché esistono due momenti
diversi a seconda del tipo di tè, se denso o leggero. Nel primo caso (koicha 濃茶) l’ospite più importante assaggia per primo solo pochi sorsi dalla tazza che poi viene passata al vicino; nel caso dell’usucha
(薄茶) invece ad ogni ospite viene servita una tazza il cui contenuto
deve essere bevuto interamente. In entrambi i casi la bevanda è densa,
dal vivo colore verde e dal forte sapore d’erba. Se la preparazione del tè
è caratterizzata da gesti fissi e lenti compiuti dall’ospite, allo
stesso modo anche gli invitati compiono gesti rituali precisi. Nel
momento il cui viene offerta la tazza, l’invitato la prende con la mano
destra e lentamente la appoggia sul palmo sinistro ammirandone la
bellezza, poi sempre con la mano destra fa ruotare la tazza in senso
antiorario in modo da porgerne il lato più bello verso l’esterno. Dopo
aver bevuto e pulito il luogo di appoggio delle labbra, la tazza viene
nuovamente ruotata e riportata nella posizione iniziale. Al termine della cerimonia,
le tazze vengono restituite al padrone che le raccoglie e le porta
fuori dalla stanza; al suo ritorno con un inchino egli determina la fine
del rito congedando gli ospiti dalla stanza accompagnandoli fuori dalla
sukiya.
Tra gli strumenti utilizzati per compiere la cerimonia vi è ovviamente la teiera, il testsubin (鉄瓶), un bollitore di ferro dalla sofisticata lavorazione e nato probabilmente nella regione di Nanbu,
i cui centri erano ricchi di botteghe rinomate nella lavorazione del
ferro. Storicamente ritenuti meno fini ed eleganti delle porcellane,
questi bricchi venivano utilizzati solo nelle occasioni all’aperto o nei
riti più brevi che precedevano la cerimonia vera e propria a cui invece era riservato il chagama
(茶釜), pentola senza manico e beccuccio in cui si faceva bollire il tè.
Questi strumenti dalla veste semplice e severa sono stati poi scoperti
dagli occidentali che rimasero incantati proprio per la loro rusticità
ed essenzialità, l’efficienza e la perfezione che li caratterizza.
La forma e il design del testubin, sempre impugnato con la mano destra
come impone la cerimonia, è senz’altro stato influenzato dallo Zen, che
ne impose l’assenza di decorazioni o disegni ispirati alla semplicità e alla tranquillità come foglie, fiori, bambù o animali stilizzati. Inoltre, per il maccha, il tè più pregiato, devono essere utilizzati contenitori specifici: per l’usucha, il tipo più leggero, si utilizza la natsume (棗), scatola di legno laccata nera, mentre il koicha viene conservato nel chaire, contenitore di ceramica e porcellana adatto a conservare gli aromi.
Il tè rappresenta quindi per la cultura giapponese non solo un valore gastronomico ma anche e soprattutto sociale. Oggi in Giappone la coltivazione è concentrata nella zona centro-occidentale del Paese, nelle province di Kyōto, Nara, Saitama e Shizuoka dove il clima
è particolarmente ideale e le aree di coltivazione sono pianeggianti o
al massimo di bassa collina. Dai germogli e dalla prima foglia della
pianta si ricava il tè migliore. Le foglie vengono fatte appassire e,
una volta ammorbidite, arrotolate. Mentre il tè nero viene sottoposto a fermentazione e quello cinese scaldato sul fuoco, il tè verde giapponese viene trattato al vapore così da acquistare un aroma delicato, un profumo leggermente amaro e un colore verde chiaro. Le tipologie di tè giapponese sono ovviamente molte: vi è il sencha (煎茶), tè comune per uso quotidiano, il gyokuro (玉露) per grandi occasioni. Di gusto semplice è il bancha (番茶), di qualità inferiore, e il già citato maccha, usato esclusivamente per la cerimonia ed ottenuto mischiando la polvere verde in poca acqua calda e mescolato con un frollino di bambù (chasen 茶筅).
In un Paese fortemente modernizzato e fortemente attratto dai valori
occidentali, un antichissimo rito come la cerimonia del tè potrebbe
sembrare quindi anacronistico, tuttavia si dimostra come il Giappone sia
ancora un paese strettamente legato alle tradizioni.